Guida al trekking: controllare il meteo

Arcobaleno su Garabal Hill
Arcobaleno su Garabal Hill

Ne abbiamo parlato anche nella nostra piccola e modesta guida per gli escursionisti alle prime armi, una volta scelto l’itinerario che vogliamo percorrere e presa coscienza del sentiero da intraprendere, il passo successivo è quello di controllare le previsioni del tempo.

E’ buona cosa verificare se dobbiamo aspettarci bel tempo o nuvole, sole a picco o pioggia. Questo ci serve per arrivare preparati sul sentiero e poterci godere appieno l’esperienza. Nessuno ha voglia di tornare a casa bagnato come un pulcino per essersi dimenticato la mantellina o rosso vermiglio come un gambero per non aver messo la crema solare nello zainetto.

Non dimentichiamo mai che potrebbe anche essere il caso di valutare un cambio di destinazione o di posticipare l’escursione a cui avevamo pensato. L’obiettivo, tutto sommato, è godersi la giornata, il panorama e la natura e farlo in sicurezza.

Qualche precisazione

Partiamo da un assunto onesto: la meteorologia è una scienza basata su leggi probabilistiche, è normale che le previsioni del tempo facciano talvolta cilecca.

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Non per questo dobbiamo rinunciare a provare a capire che tempo aspettarci nella zona della nostra escursione, affidarci al dolore dei calli di zia Peppina o fidarci del sito internet che urla di più.

In generale il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di stare alla larga da allarmismi inutili, come ben descritto in questo articolo del Post.it.

Permuriamoci di soppesare le informazioni che si possono recuperare da diverse fonti più o meno affidabili, senza mai rinunciare a farlo cum grano salis.

Dove iniziare a cercare le informazioni

Anche per citare l’opinione di Paolo Sottocorona, noto meteorologo, il primo consiglio che ci sentiamo di dare è quello di consultare innanzi tutto il sito delle previsioni dell’Aeronautica Militare.

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In prima battuta perché riporta le migliori previsioni sull’Italia che si possono trovare e anche perché, cercando da altre parti si rischia di imbattersi il clickbait ed in siti che riportano titoli esagerati e comunicati sbraitati.

Il sito dell’Aeronautica è molto utile perché pubblica cartine da esperti di meteorologia ma presenta anche le classiche icone dei soli e delle nuvolette a cui siamo tanto abituati.

Quindi si tratta di una fonte valida sia per esperti che per neofiti o per chi vuole semplicemente un colpo d’occhio di massima.

Affinare le previsioni

Noi, in linea di principio utilizziamo il sopracitato sito dell’Aeronautica Militare come punto di partenza per capire a grandi linee cosa aspettarci.

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Una volta capito indicativamente se nella zona d’Italia che intendiamo esplorare dobbiamo aspettarci sole, pioggia o nuvole, facciamo un altro paio di check, giusto per avere qualche secondo e terzo parere.

I nostri punti di riferimento, per il momento, sono, nell’ordine:

  • Il Norwegian Meteorological Institute tramite il sito yr.no
  • Una bella spulciata ai modelli meteo aggiornati su wxcharts.com

Sono entrambi fonti piuttosto affidabili che permettono in linea di massima di capire se nel corso della giornata dobbiamo aspettarci pioggia, sole, copertura nuvolosa, vento o altre amenità.

In particolare wxcharts.com permette di visionare tramite scorrimento, l’andamento del modello meteo nel corso del tempo su un’ampia zona. Questo a volte permette di correggere il tiro sulla zona del nord Italia (nel nostro caso specifico) che eventualmente potremmo valutare di visitare.

Menzione speciale: Valle d’Aosta

Per quanto riguarda le previsioni meteo relative alla Valle d’Aosta vale la pena menzionare il fatto che sul sito ufficiale della Regione Autonoma Valle d’Aosta vengono pubblicate le previsioni meteo del Centro Funzionale, che sono sempre aggiornate e piuttosto affidabili.

E in inverno?

Ogni stagione vale la pena di essere vissuta all’aperto e ci sono escursioni che possono essere intraprese in ogni periodo dell’anno.

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Anche la stagione fredda, infatti, riserva possibilità ed esperienze che valgono la pena di essere realizzate nonostante le temperature o le minori ore di luce a disposizione.

Tenete presente che spesso i mesi invernali hanno meno precipitazioni dei corrispettivi autunnali e quindi è spesso possibile andare a farsi una sbambata senza bagnarsi. Ovviamente coprendosi adeguatamente e attrezzandosi di ramponi, ramponcini o ciaspole dove e quando necessario.

Quindi, in linea di massima, se si intende effettuare una escursione in invernale, al di là delle considerazioni sull’attrezzatura e sul vestiario, gli accorgimenti generali da utilizzare sono gli stessi della stagione calda.

Altro aspetto però da tenere in considerazione quando si intende intraprendere delle escursioni in inverno, se si vogliono visitare zone innevate, è controllare i bollettini valanghe aggiornati. E’ molto importante farlo, per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli.

I siti ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) delle varie regioni (ad es. Piemonte e Lombardia) e l’apposita sezione del sito ufficiale della Regione Autonoma Valle d’Aosta, ad esempio, riportano i bollettini valanghe aggiornati, che permettono di scegliere le zone non a rishio.

Non dimentichiamo che se viene segnalato un rischio valanghe nella zona che si intende visitare è sempre bene valutare seriamente l’eventualità di rinviare l’escursione o scegliere un’altra destinazione.

Attribuzioni foto

Fatta eccezione per la foto di copertina, che è nostra, scattata da Antonio durante la nostra esperienza in Scozia lungo la West Highland Way, tutte le altre foto provengono dal sito unsplash.com che ne consente l’utilizzo, anche senza attribuzione.

Ma visto che riteniamo essere belle persone, le singole attribuzioni sono le seguenti:

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