
Da Primolo ai laghetti di Sassersa, passando dall’estate all’inverno in soli 1000 m di dislivello
Parcheggiamo dal campo sportivo del paesino di Primolo, e iniziamo il sentiero su strada sterrata. Poi giriamo a destra entrando nel bosco e passando poi sopra l’alpe Prato e giungendo all’Alpe Pradaccio: un bellissimo pratone che invoglia a restare lì per sempre! (al ritorno ci siamo fermati a pranzare qui, ascoltando il canto del Luì piccolo). Fin qui, ci sembrava di essere quasi in estate: sole, caldo, uccellini.

Poi inizia il pezzo di salita un po’ più impegnativa: il bosco va diradandosi e si arriva sulla pietraia. Iniziamo a vedere dei nevai, che riusciamo a evitare perchè piccoli, ma poi diventano sempre più ampi e ci ritroviamo completamente nella neve: č il 29 maggio, siamo a 2000-2400metri, e no: i ramponi e le ciaspole li abbiamo lasciati in macchina! Poche tracce davanti a noi, camminiamo nella neve molle, e sprofondiamo ogni passo di più, ma ormai ci siamo, i laghetti sono poco oltre quel masso… sprofondiamo tanto che gli ultimi pochi metri avanziamo a quattro zampe, anzi 6, appoggiando mani, piedi e ginocchia per affondare meno. Facciamo abbastanza ridere, ma ci vedono solo i gracchi. Ovviamente i laghetti sono coperti di neve, salutiamo le montagne silenziose intorno e torniamo da dove siamo arrivati.
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