Come prima tappa delle nostra personalissima Piccola Alta Via della Valmalenco abbiamo deciso di salire anche quest’anno al Rifugio Marinelli Bombardieri, ma questa volta passando direttamente per la Bocchetta di Caspoggio.
Arrivare alla Bocchetta passando dal Rifugio Bignami non presenta particolari difficoltà tecniche, mentre per scendere dalla Bocchetta fino al Rifugio Marinelli Bombardieri occorre attraversare la Vedretta di Caspoggio, con un tratto, anche se non particolarmente lungo, su ghiacciaio.
La Vedretta presenta una discreta pendenza ed il rischio di scivolamento se non si indossa la giusta attrezzatura è piuttosto alto. L’uso di ramponi per attraversare questo punto è pertanto assolutamente necessario e non solo consigliato.
Come sempre l’emozione di passare una notte presso il Rifugio Marinelli Bombardieri e la vista del tramonto e dell’alba sulle cime circostanti è qualcosa di indescrivibile ed impagabile.
La partenza
Il punto di partenza di questa escursione in tre tappe è il parcheggio ai piedi dello sbarramento della diga del Lago di Gera. Il lago si trova al termine della valle di Campo Moro ed è alimentato dal torrente Còrmor, a sua volta generato dalle acque che scendono dal Ghiacciaio di Fellaria.
Per arrivare al parcheggio, dunque, si sale da Sondrio lungo la strada provinciale numero 15, si risale la Valmalenco e, oltrepassata prima Chiesa Valmalenco e poi Lanzada, si risale la Val Lanterna. Arrivati all’abitato della località Franscia, lo si supera e si imbocca la stradina più stretta che sale fino a Campo Moro, a 1.990 metri di altitudine. Poco dopo aver superato i rifugi Zoia e Poschiavino la strada diventa sterrata e conduce infine al parcheggio alla base della diga, a 2.024 metri di altezza.
Il sentiero
Il sentiero è di per se piuttosto semplice da seguire e non presenta particolari difficoltà tecniche, fatta eccezione per un brevissimo tratto attrezzato con catene fisse alla Bocchetta di Caspoggio e l’attraversamento della Vedretta di Caspoggio che richiede come accennato in precedenza, l’uso di ramponi da ghiaccio.
Una volta parcheggiata l’auto ci si incammina sulla muraglia della diga fino ad arrivarne alla sommità e se ne attraversa la massicciata fino ad arrivare alla sponda opposta del lago. A questo punto si costeggia l’invaso sul lato ovest, salendo in maniera piuttosto dolce fino ad arrivare al Rifugio Bignami, con la meravigliosa vista che da qui si può godere su tutto l’invaso, la vallata e il ghiacciaio di Fellaria.
Da qui si continua seguendo le indicazioni per la Bocchetta di Caspoggio fino ad arrivarvi e, inforcati i ramponi, si attraversa la Vedretta fino al suo lato opposto sul versante nord.
Da qui si scende brevemente in direzione del Lago di Musella senza però raggiungerlo, dal momento che, arrivati al bivio si risale brevemente fino ad arrivare al Rifugio.
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