Pizzo Camarda

Cavalli che si abbeverano al Lago di Camarda
Cavalli che si abbeverano al Lago di Camarda

Durante il nostro soggiorno in Abruzzo nel corso dell’estate 2021 abbiamo deciso di accostare la salita alla vetta più celebre del sistema del Gran Sasso d’Italia, quella al Corno Grande, con una meno conosciuta ma che ci sembrava ugualmente molto interessante, quella alla Cima o Pizzo Camarda.

La vetta non è tra le più alte del Gran Sasso e dal punto di vista alpinistico non risulta particolarmente interessante, pur rimanendo una cima di tutto rispetto.

Sebbene si trovi al di fuori dei percorsi convenzionali, per essere conquistata necessita di un discreto allenamento, soprattutto se, come abbiamo deciso noi, se ne intraprende la salita direttamente a partire dalla Strada Provinciale 86.

Lungo il percorso i panorami di cui si può godere sono molteplici, sulla Val Chiarino, sul Lago di Campotosto e su una visuale insolita del Monte Corvo e dei Pizzi Intermesoli e Cefalone, oltre che sul Corno Grande.

Si passa anche per il Piano di Camarda, dove, al nostro passaggio, erano presenti diversi cavalli allo stato semibrado, appartenenti probabilmente allo stazzo di alta quota che si tocca anch’esso durante il tragitto.

Nella soliutidine della salita, che in vetta ci permette anche una meravigliosa vista sulla Sella e la Cima delle Malecoste, a tratti sembra di essere nella Terra di Mezzo ed i panorami circostanti aprono decisamente il cuore di ogni escursionista amante della montagna.

Il sentiero

Lungo la Strada Provinciale 86 del Vasto, prima di giungere al piccolo abitato di San Pietro della Jenca arrivando da Assergi, inizia a salire, sulla destra, una comoda mulattiera che permette di salire in maniera obliqua i pendii sud del Pizzo Camarda. Va seguita fino ad un bivio presso il quale si intercetta il sentiero 115.

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Panorama durante la salita lungo i pendii del Pizzo Camarda

Questa prima parte di tragitto non è molto ben segnalata, come si intuisce dalla nostra traccia un pochino confusa, soprattutto una volta superato un primo stazzo con abbeveratoio al termine della strada carrareccia.

Occorre prestare attenzione a non perdere la strada nella salita, fino a che non si incrocia, appunto, il sentiero 115, il quale sale, tramite carrareccia a sua volta, fino al Lago di Camarda, al centro del Piano di Camarda. Ci si arriva dopo aver superato un secondo stazzo di alta quota.

Giunti lago, alla quota di circa 1180 metri, si gode di una bella visuale sul Lago di Campotosto ed il sentiero, sulla sinistra, conduce al Monte Jenca, di più semplice accesso qualora si fosse stanchi.

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Vista dalla vetta del Pizzo

Se invece si preferisce proseguire, come abbiamo fatto noi, si risale sulla destra la strada verso il Pizzo, lungo questa volta il sentiero 111. Il tragitto è qui marcato tramite alcuni radi segnali e dei pali piantati nel terreno.

Dopo una salita non particolarmente impegnativa si giunge infine in vetta, da cui si gode di una spettacolare vista a 360° sulle montagne e le valle circostanti.

Da qui siamo tornati indietro dalla stessa strada utilizzata per la salita.

San Pietro Ienca

Una volta terminato il sentiero e tornati alla macchina potrebbe valere la pena una visita all’abitato di San Pietro della Jenca e al suo grazioso Santuario dedicato a Giovanni Paolo II.

Nei pressi del santuario è presente anche una comoda area picnic con tavolini di legno all’aperto e strutture per barbecue.

La Traccia

Le foto

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Corno Grande, Vetta Occidentale da Campo Imperatore

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